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Le terapie sistemiche per la cura del cancro presentano diversi effetti collaterali tra cui l’alopecia causata dalla chemioterapia.
A causa della perdita di capelli, i pazienti vivono la malattia in modo drammatico e spesso sviluppano ansie e timori. Quasi tutte le pazienti che affrontano per la prima volta il trattamento chemioterapico per la cura del cancro al seno perdono i capelli. I farmaci citostatici somministrati durante la chemioterapia infatti, non colpiscono solo le cellule tumorali, ma agiscono su tutto il corpo.
Le cellule che crescono molto velocemente, come i follicoli piliferi, vengono colpite maggiormente dall’attività citotossica dei farmaci, causando così la perdita di capelli. Una possibilità per prevenire la perdita di capelli dovuta alla chemioterapia è quella di raffreddare il cuoio capelluto mentre vengono somministrati gli agenti citostatici. Questo processo si basa su tre principi:
1. Il raffreddamento causa una vasocostrizione locale del cuoio capelluto, pertanto la quantità di medicamenti che
raggiunge il cuoio capelluto si riduce.
2. Quando la temperatura del cuoio capelluto si abbassa, le cellule dei follicoli piliferi assorbono una quantità
minore di farmaco, il che significa che a sua volta la concentrazione del farmaco si riduce
3. Il raffreddamento del cuoio capelluto può ridurre l’efficacia del farmaco, e quindi la sua azione a livello del
follicolo pilifero
Sulla base di questi meccanismi, il raffreddamento del cuoio capelluto protegge i bulbi piliferi dagli effetti tossici
degli agenti terapeutici
In Italia molti centri oncologici hanno la possibilità di utilizzare questa tecnica:
La Fondazione Sandro Pitigliani vuole far si che anche presso l'Ospedale S.Stefano di Prato questa possibilità diventi realtà. Contribuisci anche tu all'acquisto di uno speciale caschetto refrigerante durante la chemioterapia per non far perdere i capelli alle persone in cura.